Starliner: il taxi spaziale
Sappiamo bene che la corsa allo spazio si è da qualche anno ormai allargata anche ai privati. Oggi parliamo di Starliner, il taxi spaziale di Boeing.
Commercial Crew Program
La capsula Starliner di Boeing fa parte di un programma della NASA (del quale fa parte anche la Crew Dragon di Space X), che prevede la collaborazione con aziende private per il trasporto degli astronauti nello spazio.
Il Commercial Crew Program ha come lo scopo l’indipendenza degli Stati Uniti per quanto riguarda il trasporto dei propri astronauti da e per la ISS. Indipendenza voluta dopo dieci anni di dipendenza nei confronti della Russia.
Per quasi dieci anni, infatti, dall’ultimo volo dello Space Shuttle nel 2011 al primo volo della Crew Dragon di Space X nel 2020, l’unico mezzo di trasporto spaziale da e per la Stazione erano le russe Soyuz.
Commercial Crew Program… non solo ISS
Il Commercial Crew Program è un programma che ha solo come scopo iniziale l’indipedenza per il trasporto degli astronauti verso la Stazione.
Il programma, infatti, prevede di portare, successivamente, gli astronauti ben oltre la ISS. Per questo nel programma sono previste delle sottosezioni per le missioni con equipaggio umano verso la Luna e Marte, per i voli turistici entro lo spazio commerciale e l’orbita bassa, nonché programmi per nuovi sistemi di lancio.
Starliner di Boeing
In questo contesto troviamo la Starliner la capsula progettata da Boeing per il trasporto degli astronauti da e per la ISS.
La capsula di Starliner è molto simile alla capsula Orion, costruita dalla Lockheed Martin e scelta dalla NASA per riportare l’uomo sulla Luna. È divisa in due moduli, uno abitativo e uno di servizio, e ha un diametro di 4,56 metri.
La capsula della Boeing può ospitare fino a sette passeggeri, può restare in orbita attaccata a una stazione spaziale fino a sette mesi ed è riutilizzabili per dieci missioni!
La corsa allo spazio delle agenzie private
Da quando la NASA ha aperto la corsa allo spazio anche alle agenzie private, con il commercial crew program e con una serie di altre collaborazioni esterne e non solo, la competizione è diventata serrata.
In questa corsa Boeing è rimasta un po’ indietro. La capsula Starliner ha avuto dei problemi nelle fasi di progettazione e sperimentazione e ancora non è riuscita a fare il suo primo volo con equipaggio, mentre la Crew Dragon ha già portato il suo quarto equipaggio a bordo della Stazione. Nonostante ciò Boeing non si arrende e Starliner è pronta a portare i suoi primi passeggeri spaziali nei prossimi anni.
Starliner: voli di prova
Il primo volo di prova senza equipaggio di Starliner è avvenuto alla fine del 2019. In quell’occasione la navetta era arrivata in orbita senza problemi, ma a causa di un malfunzionamento non era riuscita ad attraccare alla Stazione Spaziale Internazionale.
Ciò ha causato un aborto della missione e un rientro sulla Terra. Né il decollo né l’atterraggio hanno avuto alcun problema. Perciò potremmo comunque considerarlo un mezzo successo.
Il secondo volo di prova sarebbe dovuto avvenire nel 2021, ma la capsula non è nemmeno arrivata sulla rampa di lancio che è dovuta rientrare in fabbrica per alcuni problemi.
A maggio di quest’anno (2022) ha brillantemente concluso il suo vero volo di prova senza equipaggio, attraccando alla ISS e tornando sulla Terra.
A quando il primo volo con equipaggio?
Dopo il successo del volo di Maggio attendiamo, ora, il primo volo con equipaggio di Starliner, che dovrebbe avvenire nel corso di una finestra di lancio che si aprirà a Febbraio.
Le precedenti finestre di lancio sono occupate già da diverse altre missioni, dato che nei prossimi mesi diverse navicelle partiranno verso la ISS: la Crew Dragon 6, la Axiom e due Soyuz, tutte con equipaggio, nonché altre missioni per rifornimenti.
Gli astronauti che prenderanno parte al primo volo con equipaggio di Starliner sono gli americani Barry Wilmore e Suni Williams.
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