La Bigelow Aerospace Commercial Space Station è una stazione spaziale commerciale privata realizzata dalla Bigelow Aerospace. È attualmente un prototipo in fase di progettazione ed è stata pensata per l’orbita terrestre bassa.

L’azienda sogna di conquistare lo spazio, ma in realtà essa è già arrivata là su, dove in pochi sono arrivati. Un modulo gonfiabile dell’azienda, infatti, è attaccato alla ISS dal 2016, dove è stato testato.

Bigelow Aerospace: l’azienda

La Bigelow Aerospace è una startup di tecnologie spaziali con sede in Nevada. Non si tratta di una grande azienda, ma di una piccola impresa con meno di 100 dipendenti. Inoltre, l’azienda sta passando un brutto periodo a causa del Covid-19.

Tuttavia, essa è stata pioniera di una tecnologia che potrebbe cambiare (e ha cambiato) la concezione di moduli abitabili per le stazioni spaziali ma anche per le future colonie lunari o marziane.

La startup ha, infatti, creato i moduli spaziali espandibili, con spazi abitativi flessibili e configurabili.

I moduli abitabili

I moduli creati nei 25 anni di vita dell’azienda sono sei.

Genesis I e Genesis II i primi due moduli creati dall’azienda. Il primo fu lanciato e testato nel 2006 ed è rimasto in orbita per due anni e mezzo, duranti i quali ha mandato dati a Terra riguardanti l’affidabilità della struttura a lungo termine.

Il secondo modulo fu lanciato nel 2007, con lo stesso scopo del primo e anch’esso rimase operativo per due anni e mezzo. Oggi è uno dei tanti detriti spaziali che ancora orbitano intorno al nostro pianeta.

Il terzo prototipo prende il nome di Sundancer, ma non fu mai lanciato in orbita. Il quarto prototipo, invece, ebbe il successo desiderato, diventando un modulo della Stazione Spaziale Internazionale. È BEAM.

Infine, altri due prototipi sono stati progettati dalla Bigelow Aerospace successivamente a BEAM: B330 e BA 2100.

BEAM: il modulo di Bigelow Aerospace sulla ISS

Bigelow Expandible Activity Module (BEAM) è il modulo della startup che nel 2016 si è aggiunto alla struttura della Stazione Spaziale internazionale.

Lo scopo di tale missione è testare e sperimentare la tecnologia degli habitat gonfiabili. La collaborazione sarebbe dovuta durare pochi anni, ma il modulo è risultato un successo, tanto che dalle ultime valutazioni la sua vita è stata prolungata fino al 2032.

Tuttavia, dopo gli ultimi problemi della startup, la NASA ha acquistato la proprietà di BEAM e affidato i servizi di supporto ingegneristico a un’altra azienda: l’ATA Engineering.

BIgelow Aerospace Space Station

Viste le ultime vicissitudini non sappiamo se la startup riuscirà a riprendersi e a portare avanti il progetto della stazione spaziale privata.

Sicuramente non riuscirà a rispettare la tabella di marcia, in quanto avrebbe dovuto essere pronta già ora. Ma non è detto che non ci riuscirà in futuro.

Il progetto della Bigelow Aerospace Space Station prevede una serie di moduli B330, uno dei prototipi sviluppati dall’azienda basati sulla tecnologia degli hab gonfiabili.

Inoltre, l’azienda non potrà fare tutto da sola, ma avrà bisogno di collaborare con chiunque abbia a disposizione un veicolo spaziale orbitale adibito agli esseri umani.

La collaborazione con la Stazione Spaziale Internazionale doveva essere un trampolino di lancio, invece, il sogno sembra essersi bruscamente interrotto.

Un’altra ipotesi era la collaborazione con Space X, ma anche su questo fronte non ci sono notizie ufficiali. Inoltre, l’azienda è da diverso tempo che non rilascia dichiarazioni ufficiali in merito alla sua situazione.

La Bigelow Aerospace Space Station doveva essere pronta quest’anno. Speriamo che la startup sia in grado di riprendersi e di portare avanti il suo progetto, anche se sostanzialmente in ritardo.