Cosa c’era prima del Big Bang
Abbiamo sempre saputo che tutto ebbe inizio da quella grande esplosione che prende il nome di Big Bang. Un brodo primordiale costituito principalmente da quark e gluoni, con temperature e densità infinte, instabile al punto che finì per esplodere.
Ma cosa c’era prima del Big Bang? Ingenuamente ci verrebbe da rispondere niente. Eppure, deve esserci stato qualcosa prima. Secondo gli astrofisici prima della grande esplosione c’era un vuoto in veloce espansione.
La teoria dell’espansione dell’universo
“Fino a un secolo fa, si riteneva che l’universo fosse eterno, infinito e statico. Poi si è scoperto che si sta espandendo. Dunque, se ne dedusse che, andando all’indietro nel tempo, tutto doveva essere cominciato con una grande esplosione, il Big Bang.
Fu una grande conquista del pensiero. Oggi, però, la teoria classica del Big Bang è stata rivista alla luce di una nuova ipotesi, quella dell’inflazione cosmica” – Focus.
Era il 1929 quando Edwin Hubble annunciò la scoperta dell’espansione dell’universo. La scoperta avvenne osservando diverse galassie e capendo che queste non erano ferme alla stessa distanza, ma si stavano progressivamente allontanando dalla Terra.
Si dedusse, quindi, che questa rapida espansione doveva aver avuto un inizio, una grande esplosione, appunto, dalla quale era iniziato tutto. Gli astrofisici ipotizzarono, quindi, che questa grande esplosione fosse avvenuta 15 miliardi di anni fa.
Prima del Big Bang: il vuoto primordiale
Abbiamo sempre pensato che tutto fosse cominciato con quella grande esplosione. Tuttavia, gli astrofisici hanno precisato che il Big Bang non spiega la nascita dell’universo, ma solo la sua espansione.
“La teoria del Big Bang descrive come il nostro universo evolve e non come esso iniziò” – Jim Peebles.
La teoria dell’inflazione cosmica tenta di spiegare quel prima al quale è difficile dare una spiegazione.
Secondo questa teoria prima del nostro universo c’era un vuoto primordiale. Questo vuoto, tuttavia, è molto particolare e molto diverso dal vuoto cosmico che conosciamo oggi.
“Il vuoto primordiale è freddo e si espande in modo esponenziale, stirando ogni possibile disomogeneità precedente” – Focus.
L’inflazione cosmica
Arriviamo a un punto, però, che qualcosa in questo vuoto cambia, innescandosi un processo che prende il nome di inflazione cosmica.
L’inflazione cosmica genera fluttuazioni quantistiche e il vuoto dapprima omogeno diventa disomogeneo. La disomogeneità crea zone più dense rispetto ad altre.
A questo punto, entra in gioco anche un’altra teoria, quella del multiverso. Secondo la teoria dell’inflazione cosmica, infatti, le disomogeneità che hanno dato vita al nostro universo potrebbero essere generate anche in altri punti di questo infinito vuoto primordiale, dando vita ad altri universi paralleli. Questi universi, però, sono inaccessibili dal nostro universo.
Al termine di questo processo il vuoto si infiamma. Vengono generate particelle senza massa che si muovono in ogni direzione e che raggiungono temperature altissime.
Tempo zero: il Big Bang
Al termine di questa inflazione arriviamo davvero al nostro punto di partenza, a quella grande esplosione che ha generato tutto.
Tuttavia, c’è una cosa che non cambia: l’origine del tempo. Sebbene si ritiene che ci fosse stato qualcosa prima del Big Bang e la teoria del vuoto primordiale e dell’inflazione cosmica sembra, al momento la più accreditata, in quel vuoto non c’era il tempo.
Nel momento della grande esplosione l’universo nasce e con esso il tempo.
Prima dell’inizio del tempo
Ma in un luogo astratto e senza tempo sarebbe giusto definire un prima? È difficile rispondere a questo genere di domande che vanno ben oltre la nostra comprensione.
Lo stesso Hawking ha fatto fatica a rispondere a questa domanda e a definire, quel tempo non tempo, del vuoto primordiale, come un prima.
“Prima dell’esplosione, l’universo si trovava in un cosiddetto stato di singolarità, ossia tutta la materia era ripiegata in uno stato densissimo, una schiuma quantica, all’interno di un guscio delle dimensioni di un atomo. Il tempo, qualsiasi cosa fosse, faceva parte di quella schiuma quantica” – Stephen Hawking.