La Cina è relativamente nuova nel campo dell’esplorazione spaziale. Sicuramente ha un vissuto molto più ridotto rispetto alla decennale esperienza di NASA e Roscosmos. Eppure, non vuole rimanere indietro e non vuole essere seconda a nessuno. E mentre c’è fermento tra Roscosmos e NASA per alcuni diatribe, mentre ESA e NASA si preparano a un nuovo allunaggio, a una nuova stazione spaziale e guardano a un futuro marziano, la CNSA (agenzia spaziale cinese) sa molto bene ciò che vuole: vuole la Luna!

La nuova corsa alla Luna

Sebbene questo sia uno scenario che volevamo decisamente evitare sembra che ci troviamo nuovamente nel bel mezzo di una nuova corsa alla Luna. Questo mentre NASA e Roscosmos combattono una nuova guerra fredda spaziale e la CNSA si fa strada sempre più prepotentemente.

Non molto tempo fa ha fatto notizia il successo della missione cinese Chang’e che per la prima volta era atterrata sul lato oscuro del nostro satellite naturale. Non è passato molto tempo prima che iniziasse a volere di più.

Ed ora, mentre la NASA e l’ESA preparano la missione Artemis per riportare l’uomo sulla Luna, la Cina dichiara che farà camminare due taikonauti cinesi sulla Luna entro il 2030.

La Cina ha i mezzi per portare l’uomo sulla Luna?

Dato che l’agenzia spaziale cinese è leggermente indietro rispetto ai colleghi, la domanda sorge spontanea: la Cina ha i mezzi per portare l’uomo sulla Luna?

La CNSA ha dichiarato di essere al lavoro su due razzi superpesanti per missioni con equipaggio verso il nostro satellite naturale. Il progetto è molto più ampio in realtà. L’agenzia spaziale cinese, infatti, vorrebbe essere in grado di portare i primi taikonauti sulla Luna entro il 2030 e le prime infrastrutture per realizzare una base lunare permanente negli anni immediatamente successivi.

Sebbene la Cina non abbia un lanciatore in grado di portare a termine la missione, secondo lo scienziato Long Lehao, potrebbe utilizzare due diversi lanciatori per portare sul satellite due taikonauti.

Un primo lanciatore porterebbe un lander lunare e il secondo una navicella con equipaggio umano. I due moduli si incontreranno e si agganceranno in orbita lunare per poi atterrare sani e salvi.

Una missione difficile e rischiosa, ma non impossibile, secondo lo scienziato che ha progettato il lanciatore cinese Long March.

Un’alternativa sarebbe quella di realizzare un nuovo Long March per i lanci superpesanti nei prossimi anni, in grado di atterrare sulla Luna entro il 2030.

Cosa ne pensa la NASA

La NASA non sembra essere molto entusiasta delle dichiarazioni fatte dalla Cina. Innanzitutto non crede nelle reali capacità della Cina di atterrare sulla Luna entro il 2030 e, in ogni caso, non sarebbe in tempo per vincere questa corsa alla Luna, dato che la missione Artemis dovrebbe atterrare già il prossimo anno. Ma soprattutto perché la Cina parla della Luna come se fosse una sua proprietà.

Secondo l’amministratore della NASA, Bill Nelson, la Cina ha intenzione di rivendicare la Luna come una sua proprietà. “Dobbiamo essere molto preoccupati per il fatto che la Cina stia atterrando sulla Luna e dicendo: ora è tutto nostro e tu stati fuori”.

Le parole di Nelson sono state rigettate dalla CNSA che le ha definite una mera menzogna. Ma la Cina, o qualsiasi altro Stato, potrebbe rivendicare la Luna?

La proprietà della Luna

Sebbene sul nostro satellite naturale sventoli bandiera americana esso, come qualsiasi altro corpo celeste, non può essere rivendicato da nessuno.

Ciò è stato dichiarato nel Trattato sullo Spazio Extra Atmosferico, adottato nel 1967 e firmato da 134 paesi, tra cui anche la Cina. Tale Trattato dice che nessun corpo celeste può essere acquistato o conquistato da nessuno Stato.

“Lo spazio extra atmosferico, inclusa la Luna e altri corpi celesti, non è soggetto ad appropriazione nazionale per pretesa di sovranità, per mezzo di uso o occupazione, o con qualsiasi altro mezzo” – articolo 2 del Trattato sullo Spazio Extra Atmosferico.