Ariane 6: l’ultimo lanciatore europeo
L’ESA è sempre più importante e presente nel panorama spaziale e dell’esplorazione dello spazio profondo. La tecnologia europea non è da meno a quella americana e ci porterà sulla Luna e oltre. Tant’è che il lanciatore europeo è anche stato tra i possibili candidati della missione Artemis. Ed è proprio di lui che vogliamo parlarvi, di Ariane 6, l’ultimo lanciatore europeo.
La fine della carriera di Ariane 5
Ariane 5 è, attualmente, la punta di diamante dell’ArianeGroup, agenzia che realizza i razzi spaziali europei. Tuttavia, Ariane 5 è prossimo alla pensione ed è per questo che ha urgente bisogno di un sostituto.
Il sostituto è già pronto, ma non sarà lanciato prima della fine del 2023. Nel frattempo Ariane 5 ha altre due missioni in programma, per il primo semestre del 2023. Dopodiché la sua carriera sarà ufficialmente finita.
Ciò vuol dire anche che se ci dovessero essere dei ritardi sul primo lancio di Ariane 6, l’Europa rimarrebbe scoperta per alcuni mesi, senza alcun razzo per lanciare le proprie missioni nello spazio.
Una lunga serie di ritardi
Il tempo a disposizione è poco e la possibilità di “rimanere scoperti” è concreta. Anche se ESA e ArianeGroup hanno confermato che il lancio previsto per la fine del 2023 si farà, gli imprevisti sono sempre da tenere in considerazione.
I ritardi si sono susseguiti negli ultimi due anni. Ariane 6 è stato presentato al mondo nel 2020, quando era stato ufficialmente ultimato. Tuttavia, il lancio inaugurale non è mai avvenuto. Quello del 2020 è stato annullato e nel 2021 si era parlato del 2022, ma già ad inizio anno il lancio era stato programmato per non prima della fine del 2022. Nel corso dell’anno era, però, evidente che non sarebbe stato possibile rispettare la tabella di marcia e il lancio è stato posticipato per il 2023.
Inizialmente si era parlato dei primi mesi del 2023, ma ora l’ESA e ArianeGroup hanno confermato che il lancio sarà programmato per gli ultimi mesi del 2023.
Ariane 6: il più efficiente lanciatore europeo
Ariane 6 si sta facendo attendere, ma le migliorie apportate rispetto al predecessore ne valgono l’attesa.
La novità più importante è che ci saranno due possibili configurazioni del nuovo razzo, con l’utilizzo di 2 o 4 booster. I costi sono stati minori rispetto al predecessore e questo era uno degli obiettivi più importanti.
L’ultima novità è il nuovo propulsore Vinci, il quale non solo ha una spinta maggiore, ma è anche il primo propulsore europeo ad essere riutilizzabile.
I componenti di Ariane 6
Come detto, Ariane 6 monterà il nuovo propulsore Vinci, ciò lo renderà molto competitivo nel panorama mondiale, seguendo la filosofia delle componenti riutilizzabili che hanno fatto la fortuna, tra l’altro, dell’agenzia spaziale di SpaceX.
Il nuovo lanciatore europeo avrà, poi, dei booster a propellente solido, che potranno essere due o quattro a seconda della versione utilizzata. Le versioni sono l’Ariane 64, con quattro booster, e l’Ariane 62, con due booster.
Ci saranno, infine, due stadi: il principale con il propulsore Vulcain, a combustibile criogenico, e lo stadio superiore, con il propulsore Vinci, a combustibile criogenico.
L’ESA aveva necessità di ampliare e migliorare la propria flotta e di rendersi più competitiva nell’ambito dei razzi spaziali. Ariane 6 promette di realizzare tutti gli obiettivi prefissati. Dobbiamo solamente attendere, sperando non ci siano ulteriori ritardi.