Euclid: il nuovo telescopio spaziale
Euclid è stato lanciato lo scorso 1° luglio 2023 e ha raggiunto la sua destinazione finale circa un mese dopo. Da lì ha già inviato sulla Terra le prime, spettacolari, fotografie dello spazio profondo. La sua missione principale è quella di creare la mappa 3D del cielo più grande di sempre. Scopriamolo insieme.
Euclid: il telescopio spaziale dell’ESA
Euclid è il telescopio spaziale della missione omonima dell’ESA, la quale ha ricevuto anche il contributo della NASA.
Le due agenzie spaziali stanno collaborando alla missione ed entrambe hanno contribuito con strumenti fondamentali.
“Siamo entusiasti vedere che gli strumenti forniti dalla NASA funzionino come previsto e siamo incredibilmente eccitati per i risultati scientifici che verranno nei prossimi mesi e anni”, ha detto Mike Seiffert, scienziato della NASA del progetto Euclid.
Tuttavia, il progetto rischiava di naufragare, perché esso faceva parte della serie di missioni avviate dall’ESA insieme a Roscosmos. Il telescopio, infatti, doveva essere lanciato con un razzo Soyuz ST-B, ma dopo l’interruzione dei rapporti con la Russia la missione ha subito uno stop forzato.
Inizialmente si era pensato di aspettare ulteriormente e lanciare Euclid con un Ariane 6, ma alla fine si è deciso di collaborare con Space X e lanciare la missione con un Falcon 9.
Il lancio e l’arrivo a destinazione
Il telescopio spaziale Euclid è partito lo scorso 1° luglio 2023 da Cape Canaveral, in Florida, a bordo di un Falcon 9 di Space X. Il telescopio spaziale è alto 4,7 metri e ha un diametro di 3,7 metri.
Il telescopio è rimasto sicuro e protetto all’interno di una capsula per diversi giorni prima del lancio. La stessa capsula lo ha portato senza danni al di fuori dell’atmosfera terrestre.
Queste precauzioni erano indispensabili, perché Euclid e i suoi strumenti sono estremamente sensibili ed esigevano di rimanere perfettamente puliti fino all’arrivo a destinazione.
Il viaggio è avvenuto senza alcun problema e il 30 luglio Euclid è entrato nella sua orbita prevista, attorno al punto L2 del Sistema Sole-Terra.
L’obiettivo della missione Euclid
La missione ha come obiettivo quello di portare alla luce il lato oscuro dell’universo. Il telescopio, infatti, vuole sondare l’universo per capire come la materia oscura interagisce con esso.
Secondo gli astronomi, infatti, esistono delle entità invisibili che influenzano il modo in cui le galassie ruotano e orbitano l’una intorno all’altra e al mondo in cui l’universo stesso si espande.
Le incredibili strumentazioni a bordo di Euclid saranno in grado di rivelare anche le più piccole distorsioni delle galassie.
La mappa 3D del cielo più grande di sempre
Inoltre, grazie ai dati che raccoglierà la missione sarà possibile realizzare la mappa 3D del cielo più grande di sempre. Tale mappa sarà arricchita dalla terza dimensione, ovvero il tempo.
Infatti, tanto più una galassia è lontana tanto più la sua luce ha impiegato a raggiungerci. Ciò vuol dire che quella che guardiamo non è la galassia di oggi, ma la galassia di anni fa. Possiamo arrivare anche a 10 miliardi di anni fa.
Tracciare le distanze e la velocità delle galassie ci permetterà non solo di datare ogni galassia dell’universo conosciuto, ma anche di comprendere meglio il modo in cui l’universo si espande.
La prima foto scattata da Euclid
“Dopo oltre 11 anni di progettazione e sviluppo di Euclid, è entusiasmante e estremamente emozionante vedere queste prime immagini. È ancora più incredibile pensare che vediamo solo poche galassie qui, prodotte con un minimo di taratura del sistema.
Quando sarà completamente calibrato Euclid osserverà miliardi di galassie per creare la mappa 3D del cielo più grande di sempre”, ha spiegato Giuseppe Racca, responsabile del progetto Euclid dell’ESA.
Il telescopio spaziale ha inviato alla Terra le sue prime immagini e, la prima immagine in assoluto è una bellissima fotografia di un campo scintillante di stelle. Le prime immagini servono principalmente a dimostrare che il viaggio è andato bene e che tutte le strumentazioni funzionano a dovere. Restano comunque degli scatti incredibili e impareggiabili.