I suoni di Marte ascoltati da Perseverance
Abbiamo ricevuto decine di foto da Marte. In particolare quelle dell’ultimo rover arrivato sul pianeta rosso, Perseverance, sono spettacolari. Sembra quasi di essere lì, immersi in una distesa desolata di sabbia. Eppure, manca qualcosa. Qualcosa che le semplici immagini non possono farci percepire. Quali sono gli odori che si sentono? I suoni? Come è il rumore del vento e che sensazione provoca addosso?
Quando potremo toccare con mano il pianeta rosso e rispondere a queste domande? Forse ad alcune di esse possiamo già darvi risposta. Perseverance non ci ha mandato solo delle immagini bellissime, ma ci ha anche inviato i suoni. Che rumore fa Marte?
Le registrazioni
Ascoltare i suoni di Marte è facile. Le registrazioni sono disponibili online. E sentirli ci mette i brividi. Pensare che quelli sono i suoni che si possono sentire su un altro pianeta.
Tuttavia, non è tutto così bello e romanzato. I primi suoni che percepiamo sono a noi molto familiari. Suoni umani. O meglio, sono i suoni di creazioni umane.
I primi suoni che percepiamo, infatti, sono quelli prodotti dal rover stesso. I rumori meccanici del rover al lavoro, il lento movimento degli pneumatici sulla sabbia, il sibilo del laser che scandaglia le rocce.
Ma poi si sente altro. Si sente il vento marziano che leggero soffia tra gli ingranaggi di Perseverance, che alza la sabbia dal terreno, come fossimo su una spiaggia terrestre.
I microfoni di Perseverance
Perseverance è stato dotato di due microfoni. Il primo è stato fornito dal Jpl della NASA ed è posizionato sul retro del rover.
Questo ha registrato principalmente i suoni durante la fase di discesa ed atterraggio del rover.
Il secondo è stato progettato dall’Istituto Superiore dell’Aeronautica e dello Spazio, di Tolosa, Francia. È entrato in funzione il primo giorno dopo l’atterraggio su Marte e si trova sulla “testa” di Perseverance.
La propagazione del suono su Marte
Lo scopo principale dello studio non è tanto ascoltare i suoni di Marte, sebbene sia qualcosa di unico e affascinante, ma capire come si propaga il suono sul pianeta rosso.
Come si propagano i suoni attraverso un’atmosfera estremamente sottile, composta per lo più di anidride carbonica? Molto più lentamente che sul pianeta Terra.
È stato rilevato che le onde ad alta frequenza (prodotte dagli impulsi laser) si propagano ad una velocità compresa tra i 246 e i 257 metri al secondo. Mentre quelle a bassa frequenza (generate principalmente dalle eliche dell’elicottero Ingenuity) si propagano ad una velocità pari più o meno a 240 metri al secondo.
Per fare un confronto, sulla Terra la velocità del suono è 340 metri al secondo.
Il risultato di questo studio era prevedibile ed è il risultato di un’atmosfera densa di anidride carbonica. L’atmosfera marziana è composta per il 96% di anidride carbonica. Sulla Terra è appena lo 0,04%.
I suoni di Marte sono attenuati
La lentezza non è l’unica caratteristica dei suoni marziani. Questi, infatti, risultano essere anche molto più attenuati rispetto a quelli percepiti sulla Terra.
Soprattutto i suoni più acuti si attenuano molto velocemente e a breve distanza. Ciò vuol dire che anche una conversazione tra due persone che si trovano a cinque metri di distanza sarebbe impossibile.
Questo studio ha rivelato ulteriori dettagli sull’atmosfera marziana, oltre a fornirci una serie di interessanti nozioni riguardo alla propagazione del suono su Marte. Inoltre, ascoltare i suoni aiuta tecnici e ingegneri a valutare meglio lo stato degli strumenti del rover, proprio come fa il meccanico con un’automobile.
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