Vulcani e acqua: le ultime scoperte su Marte
Marte è il nostro vicino più prossimo, il pianeta più interessato dalle esplorazioni spaziali e quello del quale conosciamo più cose in assoluto. Ma c’è ancora un’infinità di cose da scoprire su di esso. Come era il pianeta rosso in passato? C’erano le condizioni per la vita? C’è mai stata vita sulla sua superficie? Sarà possibile terraformare il pianeta? Ecco le ultime scoperte su Marte: tra vulcani un tempo attivi e laghi che avrebbero potuto ospitare la vita.
Vulcani: la provincia vulcanica di Tharsis
Una delle più vaste e conosciute aree vulcaniche di Marte è la provincia vulcanica di Tharsis. Sappiamo da tempo che questa zona è ricca di antichi vulcani e che un tempo vi era un’intensa attività. Proprio da questa regione arriva una scoperta alquanto sorprendente, che ci porta un passo più vicino alla scoperta di un’ipotetica culla della vita.
I ricercatori hanno scoperto un gigantesco vulcano a cui piedi potrebbe esserci, ancora oggi, un ghiaccio sotterraneo.
La zona dove è stato scoperto questo super vulcano, ribattezzato Noctis Vulcano, è osservata da decenni. Tuttavia, il vulcano era rimasto nascosto, perché profondamente eroso e molto difficile da riconoscere.
La regione è caratterizzata da un’area fratturata denominata Noctis Labyrinthus e dai canyon monumentali chiamati Valles Marineris.
Noctis Vulcano e il ghiaccio
Il supervulcano raggiunge i 9.022 metri di altezza e ha un diametro di 450 chilometri. Secondo i ricercatori il Noctis Vulcano è stato un vulcano attivo per lungo tempo. Inoltre, i ricercatori hanno evidenziato un’area, alle pendici di esso, con un sottile deposito vulcanico al di sotto del quale potrebbe esserci ancora del ghiaccio, risalente a un ghiaccio di milioni di anni fa.
La scoperta di questo super vulcano è avvenuta abbastanza casualmente. I ricercatori stavano esaminando l’area senza sapere di essere all’interno di un cratere, tanto era eroso. Hanno poi iniziato a evidenziare alcuni elementi tipici della bocca di un vulcano ed hanno capito di trovarsi al suo interno.
Le pendici scendono poi dolci, in tutte le direzioni, estendendosi per circa 225 chilometri.
Ci sono ancora molte domande alle quali i ricercatori devono dare una risposta, come l’età del vulcano stesso o se esso potrebbe essere ancora vulcanicamente attivo.
Vulcani: l’area Noctis potrebbe aver ospitato la vita?
La combinazione di calore (dato dal vulcano attivo per lungo tempo) e acqua (data dal ghiaccio alle sue pendici) potrebbe rappresentare la tanto cercata culla della vita su Marte, se mai una volta il pianeta l’avesse ospitata.
Grazie a questa scoperta si apre una nuova zona di esplorazione marziana estremamente importante e significativa. Oltre ad essere molto interessante dal punto di vista dell’evoluzione geologica di Marte, il ghiaccio potrebbe nascondere tracce di vita passata.
Probabilmente nel prossimo futuro la zona potrebbe diventare materia di studio per i robot marziani e i per i primi esploratori umani.
La regione di Eridania
Grandi scoperte arrivano anche da un’altra regione del pianeta rosso, la regione di Eridania. Qui i ricercatori hanno scoperto una vasta area un tempo ricca di vulcani attivi. Se ne contano ben 63.
Ma non è tutto. Anche in questa zona, infatti, come è successo per quella di cui abbiamo precedentemente parlato, oltre ad esserci il calore dei vulcani c’era acqua.
La regione ospitava una vasta zona lacustre denominata Eridania paleolake. Questa zona idrotermale potrebbe aver ospitato un tempo la vita sul pianeta rosso.
Queste scoperte sono molto importanti per la ricerca della vita su Marte. Ora gli scienziati sanno dove devono cercare e concentrare le loro forze.