Dragonfly: il successore di Ingenuity

Dragonfly

Ingenuity ha sorpreso tutta la comunità scientifica con i suoi incredibili traguardi, raggiunti in volo su Marte. La sua missione principale era quella di capire se l’essere umano era in grado di far volare qualcosa al di fuori dell’atmosfera terrestre, su un pianeta la cui atmosfera è estremamente rarefatta e le leggi scientifiche completamente diverse. La risposta è sì: lo abbiamo fatto e anche brillantemente. Ora Ingenuity ha terminato la sua attività e noi lo abbiamo calorosamente salutato, ringraziandolo per i suoi enormi successi. Tuttavia, questo è il momento di conoscere il suo successore, un drone ancora più evoluto in grado di fare meraviglie ancora più grandi: Dragonfly.

Dopo l’esperienza maturata con Ingenuity

Ingenuity era stato previsto per effettuare appena 5 voli su Marte. Alla fine della sua missione ne contava ben 72. Il successo della missione è stato incredibile e con essa i tecnici della NASA hanno maturato un’esperienza incredibile. Esperienza che utilizzeranno nel corso della prossima missione, quella di Dragonfly su Titano, una delle lune di Saturno.

La missione di Ingenuity può dirsi ufficialmente conclusa. Il piccolo drone marziano ha salutato i tecnici e tutto il team della NASA con un addio molto commovente. Il drone è ancora collegato con il rover Perseverance che funge, tra l’altro, da ponte radio. In questo modo Ingenuity ha potuto inviare sulla Terra una missiva con i nomi di tutti coloro che hanno lavorato al progetto.

Dopo quest’ultimo commovente addio i tecnici sono ora pronti per dedicarsi al prossimo progetto.

Dragonfly: la missione su Titano

La missione di Dragonfly su Titano è stata a rischio fino all’ultimo minuto, soprattutto a causa dei tagli del governo americano sul settore. Tuttavia, alla fine è arrivato l’ok dall’ente spaziale americano.

Dragonfly
Dragonfly

La missione partirà nel luglio del 2028, per arrivare su Titano, una delle lune di Saturno nel 2034.

“Dragonfly è una missione scientifica spettacolare, che suscita un grande interesse da parte di tutte le persone. Siamo molto contenti di realizzare e concretizzare i prossimi passi in questa missione. L’esplorazione di Titano spingerà i confini di ciò che possiamo fare con i velivoli simili a elicotteri al di fuori della Terra” – Nicky Fox, Amministratore associato del Science Mission Directorate della NASA.

Tutto pronto per la costruzione del drone

Dragonfly ancora non esiste concretamente, ma i tecnici sono pronti per partire con la sua costruzione, dopo anni di studio e di lavoro per arrivare a questo momento.

Il velivolo sarà molto simile a Ingenuity. Esso sarà una sonda a rotore, un quadricottero con doppi rotori, con un totale di otto eliche.

Una volta su Titano il piccolo elicottero saturniano sarà in grado di alzarsi in volo fino a 4 chilometri dalla superficie e a volare a una velocità di 35 chilometri all’ora. In questo modo potrà esplorare una vasta area e funzionare in condizioni ambientali e temperature estreme.

Dragonfly: lo studio di Titano e la ricerca della vita

La missione prevede, non solo lo studio delle effettivamente capacità del drone su un satellite dalle condizioni così estreme come quelle di Saturno, ma anche lo studio delle caratteristiche geologiche del satellite e la ricerca della vita.

Dragonfly
Saturno e Titano

Per ricerca della vita si intende la ricerca dei cosiddetti mattoni della vita, ovvero processi chimici prebiotici comuni su Titano, ma anche sulla Terra primordiale. In questo modo potremo riuscire a reperire molte informazioni importanti per capire l’evoluzione del nostro pianeta.

Titano ha delle caratteristiche peculiari uniche nel Sistema Solare. Essa è dotata di un’atmosfera permanente e di laghi e fiumi di metano liquido. Il valore scientifico di questa missione non avrà eguali.

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