Come potremo realizzare le prime colonie spaziali dell’umanità? Realizzare una colonia sulla Luna o su Marte non è più fantascienza, ma realtà. Le agenzie spaziali stanno sviluppando diversi programmi sull’argomento e sono aperte a diverse soluzioni. Tra di queste ci sono gli habitat gonfiabili, una soluzione pratica ed economica, che abbatterà il problema del trasporto degli hab o della loro costruzione in loco.

Cosa sono gli habitat gonfiabili

Gli habitat spaziali gonfiabili, o habitat espandibili, sono delle strutture pressurizzati in grado di ospitare la vita negli ambienti ostili dello spazio profondo o degli altri pianeti e satelliti che potremmo un giorno abitare, come la Luna e Marte.

Sono state proposte anche diverse stazioni spaziali gonfiabili e un modulo gonfiabile è stato testato sulla Stazione Spaziale Internazionale.

Questi moduli, stazioni o hab, aumentano di volume dopo il lancio o una volta raggiunta la loro destinazione finale.

Una primissima proposta di habitat gonfiabile risale al 1961 e fu fatto dalla Goodyear Tyre & Rubber Company. Anche se questa proposta non fu mai portata a termine.

Il Johnson Space Center presentò una nuova proposta nel 1989 e si trattava di una struttura sferica di 16 metri di diametro, pensato come habitat lunare.

Il primo vero prototipo di habitat gonfiabile non fu realizzato prima del 2016, quando la Bigelow Aerospace, fece attraccare alla ISS il suo modulo.

Habitat gonfiabili e aerodinamicità

Una struttura di questo tipo apporterebbe sicuramente notevoli vantaggi, a partire dalla facilità nel lancio e nel trasporto attraverso lo spazio.

Il carico aerodinamico al quale ogni veicolo è sottoposto mentre viaggia in atmosfera è esponenzialmente superiore al suo diametro. Ciò vuol dire che il diametro di un veicolo di lancio deve essere quanto minore possibile, affinché il lancio abbia maggiore probabilità di riuscita, riducendo al minimo i rischi e garantendo, non solo maggiore sicurezza, ma anche un maggiore risparmio economico.

Detto ciò un veicolo che viaggia sottovuoto, come, appunto, gli habitat gonfiabili, non deve tenere conto dell’aerodinamicità. Gli habitat sottovuoto non sono vincolati al diametro del veicolo. Questo si traduce in un volume maggiore di spazio per una data massa.

Altri vantaggi (dei progetti presentati)

Alcuni dei modelli degli habitat gonfiabili presentati offrono altri vantaggi, oltre a quello dell’aerodinamicità. Alcuni, infatti, offrono una maggiore resistenza ai detriti spaziali, con una protezione balistica maggiore rispetto a un modello in metallo tradizionale.

Inoltre, alcuni modelli offrono una maggiore schermatura contro le radiazioni, riducendo sostanzialmente l’impatto pericoloso delle radiazioni secondarie.

Come funziona un modulo abitabile gonfiabile

Ogni habitat gonfiabile, nonostante possa essere diverso a seconda della sua destinazione d’uso, ha degli elementi in comune.

Questi sono strati di materiale intrecciato altamente flessibile, che possono essere di Kevlar o Mylar, attorno a una camera d’aria. All’interno della camera d’aria si crea un’atmosfera e la forma della camera d’aria e di tutto l’habitat è resa possibile e mantenuta dalla differenza di pressione tra l’atmosfera interna e il vuoto esterno.

I moduli gonfiabili di Bigelow Aerospace (che sono l’unico prototipo esistente, tra l’altro) hanno anche una struttura interna che funge da nucleo, per fornire il supporto strutturale a tutto il modulo, soprattutto durante le operazioni di lancio.

Bigelow Aerospace e l’unico habitat gonfiabile esistente

Come dicevamo, l’unico habitat gonfiabile esistente al momento è quello di Bigelow Aerospace, che, grazie alla collaborazione con la NASA, ha lanciato in orbita l’unico modulo gonfiabile, che si trova ancora attraccato alla ISS.

Lo scopo della missione era testare la reale efficienza del prototipo di habitat gonfiabile di Bigelow Aerospace, fornendo, inoltre, un po’ di superficie extra per la Stazione Spaziale Internazionale.

Nel frattempo l’agenzia commerciale di Bigelow Aerospace ha iniziato a progettare una stazione spaziale commerciale di nuova generazione, con due moduli abitativi gonfiabili. Tuttavia, il progetto è al momento sospeso e non si sa nulla sulla sua possibile realizzazione.