Finisce la partnership tra ESA e Roscosmos

ExoMars

La tensione tra la Russia e il resto del mondo è tangibile e si riversa in tutti i settori più svariati, anche in quello dell’esplorazione spaziale. Abbiamo già visto come la Russia voglia abbandonare la Stazione Spaziale Internazionale. Oggi vogliamo parlare della fine della partnership tra l’agenzia spaziale europea (ESA) e l’agenzia spaziale russa (Roscosmos).

Dall’inizio della guerra

La notizia, in realtà, non è molto recente. Tutt’altro, i dissapori sono iniziati già dallo scoppio della guerra in Ucraina. Per molti la Russia stava davvero esagerando, portando la guerra davvero troppo vicina ai confini della comunità europea.

ExoMars
ExoMars – Partnership Esa e Roscosmos

La Russia non è molto concentrata sull’esplorazione spaziale in questo momento e nonostante Roscosmos continui a lavorare in alcune collaborazioni internazionali, è sempre più evidente il suo distacco dal settore.

A riprova di ciò, la scorsa primavera, ha annullato una delle sue missioni più importanti: Luna 25.

Le parole dell’ESA sulla partnership con Roscosmos

L’agenzia spaziale europea e l’Unione Europea si sono sedute a consiglio per decidere delle sorti delle missioni che erano in programma e per mettere in discussione l’intera partnership tra ESA e Roscosmos.

Il comunicato stampa rilasciato dall’ESA ad aprile (a meno di due mesi dall’invasione russa in Ucraina) diceva: “l’ESA interromperà le attività di cooperazione con la Russia per Luna-25, Luna-26 e Luna-27. Come per ExoMars, l’aggressione russa contro l’Ucraina e le conseguenti sanzioni messe in atto rappresentano un cambiamento fondamentale delle circostanze e rendono impossibile per l’ESA attuare la prevista collaborazione lunare”.

Per non sprecare le attrezzature della partnership

La partnership lunare si è, quindi, bruscamente interrotta, ma l’ESA non vuole e non può sprecare le attrezzature realizzate.

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Lander ExoMars

PROSPECT è il lander lunare realizzato dall’ESA che doveva essere utilizzato proprio per le missioni Luna, in collaborazione con la Russia.

Le sue componenti non saranno di certo sprecate. Il suo spettrometro di massa sarà integrato nel lander di Astrobotic, mentre la fotocamera di navigazione, PILOT-D, sarà integrata in una futura missione commerciale.

ExoMars

ExoMars 2022 era il progetto più importante di tutta la partnership tra l’agenzia spaziale europea e l’agenzia spaziale russa.

ExoMars
Rover ExoMars

La collaborazione tra le due agenzie prevedeva che il rover (in mano all’ESA) venisse lanciato da un razzo Proton russo. Anche se questo non è più possibile, la missione può tranquillamente proseguire. Anche l’Europa, infatti, ha un suo lanciatore e in molti pensano che la missione prenderà il volo con un’Arianne 5 o, addirittura, un’Arianne 6.

Tuttavia, dopo aver perso la finestra di lancio di settembre 2022, ora i ritardi potrebbero essere sostanziali.

La Terra e Marte, infatti, si allineano correttamente per permettere i lanci interplanetari solamente ogni 26 mesi circa.

Ora si dovrà attendere non prima del 2024, ma forse la missione slitterà ulteriormente, e a quel punto se ne parlerà per il 2026.

Nonostante uno dei lander sia in mano all’ESA, il secondo lander, il Rosalind Franklin si trova in Russia. Ed era proprio il Rosalind Franklin che doveva partire lo scorso settembre.

Il futuro della missione ExoMars è ora molto incerto, ma l’ESA non vuole perdere questa occasione, dopo aver investito almeno un decennio in questa collaborazione e un’ingente quantità di risorse umane ed economiche.

Nel frattempo, i rapporti tra NASA ed ESA sono più solidi che mai, soprattutto dopo che entrambi hanno perso i contatti con Roscosmos, perciò chissà che le risorse impiegate per ExoMars non vengano ora utilizzate per una nuova partnership d’oltreoceano.

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