Valentina Tereskova: chi fu la prima donna nello spazio
Tutti abbiamo sentito parlare di Yuri Gagarin, il primo uomo nello spazio. Ma quanti conoscono Valentina Tereskova? È lei la prima donna nello spazio. Conosciamola insieme.
16 giugno 1963
Il 16 giugno 1963 è una data storica: Valentina Tereskova è diventata la prima donna ad andare nello spazio.
La missione può rientrare in quella che è considerata la corsa allo spazio tra Urss e USA i quegli anni. Diverse battaglie furono vinte, in quel contesto, dall’Urss, che non solo mandò il primo uomo (e primo essere umano) nello spazio, ma anche la prima donna.
L’evento fu sfruttato dal punto di vista propagandistico e Tereskova non trascorse più di tre giorni al di fuori dell’atmosfera terrestre, ma il primato rimane indiscutibile e l’astronauta divenne in tutto il mondo un simbolo dell’emancipazione femminile.
La selezione delle donne astronaute sovietiche negli anni ’60
Dopo aver ottenuto i primi primati spaziali, l’Urss decise che sarebbe stata sovietica anche la prima donna ad andare nello spazio. Questo avvenne perché l’Unione Sovietica venne a sapere che la NASA aveva da poco avviato il progetto Mercury 13, per il reclutamento di donne astronaute.
L’Urss riuscì a battere i rivali sul tempo. La missione della NASA Mercury 13 non portò al reclutamento di nessuna donna astronauta.
Di tutte le donne sovietiche che si presentarono alla selezione ne furono scelte solamente 5, tra le quali Tereskova. Le cinque donne furono sottoposte a un rigido addestramento, al termine del quale fu selezionata proprio Valentina Tereskova, per diventare la prima donna nello spazio.
Valentina Tereskova e la missione al di fuori dell’atmosfera terrestre
“Qui Caika. Va tutto bene. Vedo l’orizzonte, il cielo è blu e una striscia scura. Com’è bella la Terra”.
Queste furono le prima parole pronunciate dall’astronauta al suo primo ed unico viaggio nello spazio.
Valentina Tereskova partì il 16 giugno 1963 a bordo della missione Vostok 6, partita dal cosmodromo di Bajkonour. In orbita incontrò anche il collega sovietico partito con la missione precedente, Valerji Bukovsky.
La missione durò quasi tre giorni, durante i quali la navicella Vostok 6 orbitò 48 volte intorno al pianeta.
La missione terminò positivamente e l’Urss la proclamò come un successo. Tuttavia, emersero diversi problemi, tra i quali alcuni problemi di salute della Tereskova, che soffrì di “mal di spazio” e un errore di calcolo che rischiò di far precipitare la navicella.
La Vostok 6, con a bordo Valentina Tereskova, rientrò in atmosfera tre giorni dopo, il 19 giugno 1963. L’astronauta si lanciò con il paracadute, atterrando nelle campagne dell’attuale Kazakistan, dove alcuni contadini del luogo la aiutarono a liberarsi del paracadute.
Valentina Tereskova dopo la missione nello spazio
Quello fu l’unica missione della Tereskova, che totalizzò appena 2 giorni, 22 ore e 50 minuti nello spazio.
Dopo di lei dovettero passare ben diciannove anni prima che un’altra donna tornò a viaggiare nello spazio.
Valentina Tereskova divenne una vera e propria celebrità e venne insignita da diverse onorificenze, dall’Urss prima e dalla Russia dopo.
La sua persona venne utilizzata per la propaganda sovietica e in tutto il mondo per la lotta per l’emancipazione femminile. Rimase nel settore spaziale come istruttrice di cosmonauti.
Successivamente decise di intraprendere la carriera politica, sia con l’Urss che con la Russia, dopo il crollo dell’Unione Sovietica.
Attualmente è ancora in politica, al fianco di Putin, come membro della Duma. Ha sempre ammesso il suo sostegno verso Putin e, più recentemente, anche verso la Guerra in Ucraina.
Per questo è entrata nella lista dei cittadini russi con sanzioni in quasi tutti i paesi del mondo e in tutti i paesi dell’Onu. Una situazione completamente opposta ai primi anni dopo la missione spaziale, quando fu invitata in diversi paesi del mondo, compresa l’Italia, per promuovere l’esplorazione spaziale.